Prima ho usato le buone, poi le minacce. E alla fine li ho costretti a scrivere. Ho detto loro che scrivere li avrebbe aiutati a vincere le proprie paure, e a ricostruirsi una personalità forte, invincibile. E così come Jung sculacciava Sabina Spielrein, io ho frustato questi ragazzi affinché potessero offrire prova di quanto la mia “branoterapia” sia un antidoto alla senescenza; in tre mesi di full immersion nella taverna dei fobici, hanno tirato fuori il meglio dalle loro penne, ma, soprattutto hanno restituito alla risata la sua unica funzione: leggendo questa silloge si ride perché “fa ridere” e non perché della paura “è meglio ridere”. Il Curatore Mentale: Alessandro Greco