Ho raccolto sassi di lava nera sull’Etna, gialli su Vulcano e grigi sul Vesuvio.
Ognuno d’essi è diverso per forma e composizione, ma non hanno mai avuto vita in sé.
A Milazzo raccolsi sassi di pirite, lucenti come oro, ma senza valore. C’erano sassi a forma di cuore quasi fossero scolpiti da mano ignota per trasmettere un messaggio d’amore, ma i sassi sono pietre.
Rivedendoli mi ricordano il luogo dove li raccolsi ma non mi danno emozione.
Quando però il sole d’autunno incendia i boschi colorandoli di tutte le varie sfumature di giallo e rosso, la raccolta delle foglie dona un’emozione che ogni anno pervade chi va a prenderne le più belle e colorate recanti ognuna il suo caratteristico profumo.
Conservate in un album, ogni volta che lo sfogli, ancora ti emozionano sentendone la delicata fragranza.
Al mare ricevo l’invito delle conchiglie ad iniziare una nuova raccolta da conservare in una teca.
I vari colori, grandezze, forme, fanno vagare la mia fantasia nel rassomigliarle ad altre cose come le capesante a piccoli ventagli.
Le lavo, le osservo, le annuso e ancora mi pare di sentire in esse l’incanto del mare, di alghe, di salsedine.
Sia foglie che conchiglie sono state parti di qualcosa di vivente, ne recano il ricordo e l’odore.
Secondo la mia esperienza anche le poesie recano ricordi di vita vissuta, emozioni, sentimenti provati quando le scrissi.
Ho iniziato a scriverle nel 1992 e le ho lasciate nell’ordine in cui sono nate.
Per scriverle ho tratto ispirazione osservando la natura, il cielo stellato e meditando sulla sapienza, la potenza e l’amore di chi ha creato e su quale grande privilegio ha dato agli esseri umani che procreando partecipano con Lui al progetto di riempire la terra di creature intelligenti.
Usiamo questa qualità per preservare il nostro pianeta dal male, offriamo aiuto a chi soffre. Diamo cibo a chi ha fame o una carezza a chi è solo.
Spesso una poesia o una melodia possono fare miracoli nel rasserenare un cuore infranto ed elevare lo spirito dalle miserie che vediamo intorno a noi.
Osserviamo la creazione, raccogliamo foglie colorate e conchiglie di varie forme e aspiriamone il profumo che ancora rimane in esse.
Spero che anche questa raccolta di poesie possa recare le stesse essenze emozionali come tante foglie e conchiglie a chi le leggerà lentamente per apprezzare il sentore di un tempo che fu.
Ognuno d’essi è diverso per forma e composizione, ma non hanno mai avuto vita in sé.
A Milazzo raccolsi sassi di pirite, lucenti come oro, ma senza valore. C’erano sassi a forma di cuore quasi fossero scolpiti da mano ignota per trasmettere un messaggio d’amore, ma i sassi sono pietre.
Rivedendoli mi ricordano il luogo dove li raccolsi ma non mi danno emozione.
Quando però il sole d’autunno incendia i boschi colorandoli di tutte le varie sfumature di giallo e rosso, la raccolta delle foglie dona un’emozione che ogni anno pervade chi va a prenderne le più belle e colorate recanti ognuna il suo caratteristico profumo.
Conservate in un album, ogni volta che lo sfogli, ancora ti emozionano sentendone la delicata fragranza.
Al mare ricevo l’invito delle conchiglie ad iniziare una nuova raccolta da conservare in una teca.
I vari colori, grandezze, forme, fanno vagare la mia fantasia nel rassomigliarle ad altre cose come le capesante a piccoli ventagli.
Le lavo, le osservo, le annuso e ancora mi pare di sentire in esse l’incanto del mare, di alghe, di salsedine.
Sia foglie che conchiglie sono state parti di qualcosa di vivente, ne recano il ricordo e l’odore.
Secondo la mia esperienza anche le poesie recano ricordi di vita vissuta, emozioni, sentimenti provati quando le scrissi.
Ho iniziato a scriverle nel 1992 e le ho lasciate nell’ordine in cui sono nate.
Per scriverle ho tratto ispirazione osservando la natura, il cielo stellato e meditando sulla sapienza, la potenza e l’amore di chi ha creato e su quale grande privilegio ha dato agli esseri umani che procreando partecipano con Lui al progetto di riempire la terra di creature intelligenti.
Usiamo questa qualità per preservare il nostro pianeta dal male, offriamo aiuto a chi soffre. Diamo cibo a chi ha fame o una carezza a chi è solo.
Spesso una poesia o una melodia possono fare miracoli nel rasserenare un cuore infranto ed elevare lo spirito dalle miserie che vediamo intorno a noi.
Osserviamo la creazione, raccogliamo foglie colorate e conchiglie di varie forme e aspiriamone il profumo che ancora rimane in esse.
Spero che anche questa raccolta di poesie possa recare le stesse essenze emozionali come tante foglie e conchiglie a chi le leggerà lentamente per apprezzare il sentore di un tempo che fu.