Quando le palpebre si abbassano la notte apre gli occhi. I sacri luoghi delle infinite possibilità ci prendono per mano, abbracciando ogni senso. La giovane protagonista del racconto, spinta tanto dalla voglia di contravvenire alle regole quanto dal rispetto per ancestrali saperi, si avventura in un viaggio alla scoperta di sé e del mondo circostante. Fingendosi maschio, in connessione con il nonno sciamano e gli antichi abitanti della selva (piante, animali, spiriti), prende parte al sacro rituale dei tredici passi, un rito d'iniziazione in cui i partecipanti trascorrono da soli tre notti nella foresta, portando solo tre oggetti (di cui scopre progressivamente il valore simbolico oltre che pratico).