Sono ricordi scritti, per il nipote Checco (Francesco Nicolini), di un giovane (il nonno Peppe, al secolo Cermaria Elmo) che a 20 anni si trovò buttato nella grande fornace della Prima Guerra Mondiale.In quei giorni si poteva piangere a dirotto per una pagnotta di pane negata… poi miracolosamente recuperata grazie alla compassione di un soldato Tedesco… “l’odiato nemico”.Sono pagine asciutte, senza un filo di retorica e senza recriminazioni.Il nonno Peppe racconta i fatti così come li ha vissuti in prima persona, senza esprimere giudizi di condanna verso i responsabili, anche se dal racconto emerge la consapevolezza del grande massacro a cui ha assistito.Il nonno Peppe, mentre consegna il manoscritto al nipote nel giorno del suo matrimonio, gli chiede una Promessa:“fai sapere al Presidente della Repubblica cosa abbiamo fatto per l’ Italia”.Cento anni fa è stato tolto l’onore e la dignità di persone ad intere generazioni di ragazzi Italiani.Solo alcuni di questi ragazzi vivranno … diventeranno i nostri nonni … solo alcuni di noi avranno la fortuna di diventare i “nipoti della Grande Guerra” e poter testimoniare il loro martirio.