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La fotografia proietta sempre il nostro sistema di preferenze e il nostro stesso apparato psichico. Il libro descrive il ruolo svolto dalla fotografia dal suo esordio nel 1826 e fino ai nostri giorni, alla fotografia digitale e ai social media, anch’essi straordinari contenitori di facce e pulsioni del nostro tempo. Il libro affronta poi il tema della fototerapia, dell’utilizzo delle immagini e del cinema nel contesto di una relazione d’aiuto e le degenerazioni narcisistiche che la società tecnologica alimenta attraverso il ricorso sempre più ossessivo al web. Le pagine di questo libro sono un…mehr

Produktbeschreibung
La fotografia proietta sempre il nostro sistema di preferenze e il nostro stesso apparato psichico. Il libro descrive il ruolo svolto dalla fotografia dal suo esordio nel 1826 e fino ai nostri giorni, alla fotografia digitale e ai social media, anch’essi straordinari contenitori di facce e pulsioni del nostro tempo. Il libro affronta poi il tema della fototerapia, dell’utilizzo delle immagini e del cinema nel contesto di una relazione d’aiuto e le degenerazioni narcisistiche che la società tecnologica alimenta attraverso il ricorso sempre più ossessivo al web. Le pagine di questo libro sono un atto d’amore verso la fotografia umanistica e verso il rappresentato e le sue manifestazioni: il segno, il disegno, la scrittura, l’immagine, il tatuaggio, i social media, fanno parte dei bisogni espressivi del genere umano. Di un dentro che viene portato fuori. Infine l’autore mette in guardia dai pericoli nascosti nella dittatura tecnologica e nel web e richiama la necessità di una nuova etica nella tecnologia anche in riferimento alle minacce sempre più gravi alla nostra privacy. La fotografia è sempre un guardarsi allo specchio; dentro quello specchio l’autore osserva le nevrosi della nostra epoca e la solitudine sociale del nostro tempo.