Il Conte Francesco Algarotti, poliedrica figura di scrittore, poeta, filosofo, scienziato, diplomatico e consigliere di Re e di potenti, viaggiatore, cosmopolita e poliglotta, collezionista e mercante d’arte e Libero Muratore, soprannominato l’“Artistotele veneziano”, è stato indubbiamente uno dei personaggi più straordinari del XVIII° secolo. Spirito squisitamente illuminista, animato da grande curiosità intellettuale e dotato di una straordinaria erudizione – i suoi interessi spaziavano dalla Filosofia alla Musica, dalla Storia all’Architettura, dalla Fisica alle Lettere e alle Arti pittoriche – ebbe legami di amicizia e intensi scambi epistolari con le personalità più grandi della sua epoca: Voltaire, Jean-Baptiste Boyer d’Argens, Joseph Smith, Pierre Louis Moreau de Maupertuis, Julien Offray de La Mettrie, Lord Chesterfield, Thomas Gray, George Lyttelton, Thomas Hollis, Pietro Metastasio, Bernardo Tanucci, Papa Benedetto XIV°, Heinrich Von Brühl e Federico II° di Prussia.
In questo suo saggio, lo storico Nicola Bizzi ce ne riassume la storia, il pensiero, i sentimenti e le imprese.
In questo suo saggio, lo storico Nicola Bizzi ce ne riassume la storia, il pensiero, i sentimenti e le imprese.