In un lungo viaggio attraverso le labili frontiere che uniscono più che separare l’Occidente dall’Oriente, l’autrice ripercorre luoghi che videro nascere e scomparire civiltà, fiorire arti e lettere, progredire la scienza ereditata dalla Grecia antica. Terre ricche di miti e di storia che assistettero a scontri fra nazioni e culture e che, più spesso, accolsero popoli con fedi e usanze diverse, testimoniando la possibilità della convivenza e l’arricchimento spirituale e materiale che ne derivava. Frontiere di sabbia descrive un mondo variegato e affascinante, dove passato e presente si intrecciano in una realtà che è necessario conoscere per capire il momento storico che stiamo vivendo. Uno strumento di piacevole lettura per la riscoperta delle nostre stesse radici e una risposta pacata e illuminante a chi, non sapendone e non volendone sapere nulla, agita sconsideratamente la bandiera dell’intolleranza.