L'autrice di "Frutto Maturo" descrive un viaggio interiore di valore universale, il cui filo conduttore è rappresentato dalla sua scoperta "simbiotica"con la figura materna, la cui valenza psicologica si snoda nel corso di epoche diverse fino al disgregarsi nella malattia.L'amore diviene la sola luce della nostra esistenza che trova nella madre l'origine più naturale e che si riversa nella madre quale dono sublime della figlia nelle tenebre della malattia.