L'opera in questione è destinata a un pubblico maggiorenne e interessato alla pornografia. Le scene presenti sono a esplicito contenuto sessuale. Qui di seguito un breve estratto.
"Fatima, decisamente più troia della media, venne rapidamente. Il culo abbondantemente lubrificato continuava ad aspirarmi così intensamente da spedirmi verso una sborrata epocale. Nel momento più acuto del godimento provai una fitta quasi dolorosa che si placò poco a poco. Dopo essersi asciugata il culo con una pezzuola, la ragazza mi si rivolse sfrontatamente.
«Allora, te lo fai diventare duro con le bianche poi corri qui ad inculare le negre?»
Era chiaro che mi aveva spiato e magari aveva anche visto la belga mentre mi permetteva di dare un’occhiata alla sua fica. Dopo aver svuotato i coglioni ripresi la mia carriola e tornai al mio riparo, dove trascorsi una notte agitata. Così mi svegliai molto presto: avevo fretta di raggiungere il mio posto di lavoro abituale.
Non credevo che avrei rivisto la francese prima di sera, ma lei si presentò per salutarmi, visto che partiva per un altro safari fotografico. Di colpo provai una profonda agitazione, nell’immaginare che si sarebbe esibita senza mutande davanti agli uomini che partecipavano al bivacco e mi sentii frustrato. Prima di partire Silvye mi baciò sulle guance molto dolcemente, poi la vidi attraversare la strada, facendo ondeggiare sotto la gonna quello che mi sembrava sempre di più un culo favoloso. Non era così bombato, alto e in fuori come quello di Fatima e altre ragazze nere. Me lo immaginavo più molle e accogliente, dolce come le tette di un angelo e con il buco pronto ad accogliere come una morbida bocca la mia verga in erezione. L’oggetto del desiderio in questione mi era ancora sconosciuto, ma più ci pensavo più il cazzo mi si rizzava senza speranza."
"Fatima, decisamente più troia della media, venne rapidamente. Il culo abbondantemente lubrificato continuava ad aspirarmi così intensamente da spedirmi verso una sborrata epocale. Nel momento più acuto del godimento provai una fitta quasi dolorosa che si placò poco a poco. Dopo essersi asciugata il culo con una pezzuola, la ragazza mi si rivolse sfrontatamente.
«Allora, te lo fai diventare duro con le bianche poi corri qui ad inculare le negre?»
Era chiaro che mi aveva spiato e magari aveva anche visto la belga mentre mi permetteva di dare un’occhiata alla sua fica. Dopo aver svuotato i coglioni ripresi la mia carriola e tornai al mio riparo, dove trascorsi una notte agitata. Così mi svegliai molto presto: avevo fretta di raggiungere il mio posto di lavoro abituale.
Non credevo che avrei rivisto la francese prima di sera, ma lei si presentò per salutarmi, visto che partiva per un altro safari fotografico. Di colpo provai una profonda agitazione, nell’immaginare che si sarebbe esibita senza mutande davanti agli uomini che partecipavano al bivacco e mi sentii frustrato. Prima di partire Silvye mi baciò sulle guance molto dolcemente, poi la vidi attraversare la strada, facendo ondeggiare sotto la gonna quello che mi sembrava sempre di più un culo favoloso. Non era così bombato, alto e in fuori come quello di Fatima e altre ragazze nere. Me lo immaginavo più molle e accogliente, dolce come le tette di un angelo e con il buco pronto ad accogliere come una morbida bocca la mia verga in erezione. L’oggetto del desiderio in questione mi era ancora sconosciuto, ma più ci pensavo più il cazzo mi si rizzava senza speranza."