Abbiamo effettivamente bisogno di tutto ciò che ci arriva dalla Rete? Siamo sicuri che chi progetta i dispositivi che usiamo ogni giorno e chi gestisce i contenuti del Web lo fa andando incontro alle nostre effettive esigenze? Quanto tempo stiamo togliendo, usando Internet e i dispositivi per collegarci alla Rete, ad attività più propriamente umane quali le nostre percezioni empatiche, la profondità di pensiero, le capacità riflessive della mente?
Sono alcune delle domande a cui risponde l’ultimo libro di Enrico Pulcini
“Fug@ - la nostra dipendenza da Internet e come uscirne sani e salvi”.
Secondo l’autore è difficile pensare in tempi brevi a un adattamento del nostro cervello al multitasking o a navigazioni compulsive e frenetiche su uno schermo. Facile invece immaginare un suo inesorabile rimbambimento se non sopraggiungerà una cultura che insegni a utilizzare in modo oculato gli strumenti tecnologici sempre più sofisticati che abbiamo intorno. Un rimbambimento che è certificato da studi e ricerche di prestigiose università, molti dei quali citati nel libro, e che sta portando a fenomeni sconosciuti prima come il progressivo aumento di incidenti causati da distrazione al cellulare. Ma c’è di più: siamo consapevoli che tra pochi anni, tramite la Realtà Aumentata, riusciremo a comunicare con linguaggi estranei alla parola e la scrittura? O che ci immergeremo in realtà virtuali potendo (apparentemente) fare a meno della realtà concreta?
Alla fine del libro viene indicato il gesto più innovativo che potremo fare di fronte a questi portenti. L’unico, secondo l’autore, in grado di tenerci a galla e aggiornati di fronte alle super-tecnologie che arriveranno. Un finale sorprendente e che fa pensare sul destino dell’innovazione.
Enrico Pulcini, giornalista pioniere su Internet, dopo aver scritto saggi e manuali sulla creazione e diffusione delle informazioni online ( Giornalismo su Internet, Dopo Internet, Scrivere linkare comunicare per il Web 1° ed., Click Tv, Scrivere linkare comunicare per il Web 2° ed.) ha concentrato i suoi interessi sul rapporto tra uomo, innovazione ed economia. Questo è il primo libro che mette in discussione il modo con cui si utilizza la tecnologia oggi.
Sono alcune delle domande a cui risponde l’ultimo libro di Enrico Pulcini
“Fug@ - la nostra dipendenza da Internet e come uscirne sani e salvi”.
Secondo l’autore è difficile pensare in tempi brevi a un adattamento del nostro cervello al multitasking o a navigazioni compulsive e frenetiche su uno schermo. Facile invece immaginare un suo inesorabile rimbambimento se non sopraggiungerà una cultura che insegni a utilizzare in modo oculato gli strumenti tecnologici sempre più sofisticati che abbiamo intorno. Un rimbambimento che è certificato da studi e ricerche di prestigiose università, molti dei quali citati nel libro, e che sta portando a fenomeni sconosciuti prima come il progressivo aumento di incidenti causati da distrazione al cellulare. Ma c’è di più: siamo consapevoli che tra pochi anni, tramite la Realtà Aumentata, riusciremo a comunicare con linguaggi estranei alla parola e la scrittura? O che ci immergeremo in realtà virtuali potendo (apparentemente) fare a meno della realtà concreta?
Alla fine del libro viene indicato il gesto più innovativo che potremo fare di fronte a questi portenti. L’unico, secondo l’autore, in grado di tenerci a galla e aggiornati di fronte alle super-tecnologie che arriveranno. Un finale sorprendente e che fa pensare sul destino dell’innovazione.
Enrico Pulcini, giornalista pioniere su Internet, dopo aver scritto saggi e manuali sulla creazione e diffusione delle informazioni online ( Giornalismo su Internet, Dopo Internet, Scrivere linkare comunicare per il Web 1° ed., Click Tv, Scrivere linkare comunicare per il Web 2° ed.) ha concentrato i suoi interessi sul rapporto tra uomo, innovazione ed economia. Questo è il primo libro che mette in discussione il modo con cui si utilizza la tecnologia oggi.