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La seconda guerra mondiale rimane nella memoria dei pochi reduci ancora vivi tra di noi, ma solo grazie ai vari libri scritti da molti di loro si riesce a capire veramente che cosa ognuno, in maniera simile ma differente, abbia provato sulla propria pelle. In molti libri si parla approfonditamente magari delle esperienze di un solo fronte vissute dai reduci, ma in pochi casi si racconta proprio la loro vita dal momento della chiamata alle armi fino all’epilogo dell’evento bellico. Recuperate le memorie di guerra di mio nonno, scritte a mano nel lontano 1975, ho iniziato l’anno scorso un lavoro…mehr

Produktbeschreibung
La seconda guerra mondiale rimane nella memoria dei pochi reduci ancora vivi tra di noi, ma solo grazie ai vari libri scritti da molti di loro si riesce a capire veramente che cosa ognuno, in maniera simile ma differente, abbia provato sulla propria pelle. In molti libri si parla approfonditamente magari delle esperienze di un solo fronte vissute dai reduci, ma in pochi casi si racconta proprio la loro vita dal momento della chiamata alle armi fino all’epilogo dell’evento bellico. Recuperate le memorie di guerra di mio nonno, scritte a mano nel lontano 1975, ho iniziato l’anno scorso un lavoro di ricostruzione e stesura del suo diario di guerra. Le pagine di semplici fogli datati, mal conservati e scritti a mano, a volte illeggibili ma ricchi di emozioni, sono state la traccia per ripercorrere, per quanto possibile, tutto il suo cammino come alpino, dalla chiamata alle armi nel 1940 alle prime marce sul fronte francese, passando da quello greco-albanese, finendo poi in Russia sul Don. Fatto prigioniero, mio nonno ha lasciato descrizioni a volte precise a volte sommarie dei vari lager in cui fu tenuto recluso. Grazie alle sue memorie e a mie ricerche successive sono riuscito a completare i vari buchi delle pagine andate perdute col tempo. Alla fine risulta una cronaca molta descrittiva, semplice e ricca di emozioni del suo calvario, patito durante tutta la guerra. Non è stato facile, ma alla fine il risultato del libro mi riempie di soddisfazione perché col materiale trovato ho realizzato una cronaca storica un po’romanzata delle esperienze di un semplice alpino nel periodo della guerra. Nelle sue memorie sono riportati anche luoghi di sepoltura di soldati italiani e nomi di molti di loro, che hanno intrecciato le loro vite con quella di mio nonno durante la guerra e la prigionia. Questo libro potrà sembrare simile a tanti altri scritti negli anni passati, ma potrebbe aggiungersi senza problemi a loro, arricchendo le pagine della storia italiana, per non dimenticare mai e per tenere vivo il ricordo dei molti soldati morti in quei duri anni. Il nipote De Nard Valerio