Fin dalle sue origini l’industria cinematografica, le istituzioni più diverse, gli appassionati, gli artisti e gli autori indipendenti affiancano al film di finzione altre forme di espressione cinematografica. Questo proliferare di forme di produzione alternative al lungometraggio di finzione, rivolte a pubblici specifici e destinate a luoghi di fruizione diversi dalla sala cinematografica, raggiunge il suo apice negli anni Settanta per poi contrarsi progressivamente. A queste produzioni fuori circuito, sono dedicati i saggi di questo libro che spaziano dal film missionario ai filmati di famiglia, dal cortometraggio d’animazione alla new media art, dal documentario al film hardcore.