Viene subito in mente un paradosso quando si pensa alla rappresentazione cinematografica della trascendenza e della fede cristiana […]. Come può infatti un’arte della visione dar conto di ciò che per eccellenza supera e annichila ogni visione, rendendola vana e imperfetta? Con buona pace del paradosso dichiarato in incipit, saggio specialistico e scrittura filmica si fondono in un testo avvincente e talmente “unico” da far dimenticare che può parlare e parla ad almeno due pubblici differenti.