Premessa di Roby Guerra: Futurismo Oggi 2000C'era una volta l'ultima... rivista ufficiale "Futurismo Oggi", periodico dei giovani futuristi italiani: a Roma e diretta da Enzo Benedetto. Memoria storica del futurismo Idea del secondo novecento. Pur chiamata alle armi per i futuristi sopravvissuti, come lo stesso Benedetto, alla fine del movimento storico con la scomparsa di Marinetti, la dis-continuità futurista - sopravvissuta anche alla seconda guerra mondiale - fu costretta per certo ben noto "negazionismo" culturale e ideologico a vivere praticamente clandestina. In Italia, sia ben chiaro: Tra gli aderenti, infatti il MoMa di New York e il Centre Pompidou. Quel negazionismo culturale nazionalcomunista, alla faccia, sia ben chiaro dello stesso immenso Antonio Gramsci, è oggi tra le pagine più vergognose della storia dell'arte italiana. Come noto, in questo 2014, il Museo Guggenheim di New York, non a caso, a cura della bravissima Vivien Greene, con la grande mostra retrospettiva "Futurism, 1909-1944: Reconstructing the Universe", archivia definitivamente qualsivoglia residuale scetticismo o peggio sull'avanguardia italiana fondata da Marinetti. Avanguardia che continua dowloadata, aggiornata, e nella sua logica del senso "scientifica" e neoumanistica. Futurismo senza alcun “ismo”, l'arte scienza del nostro tempo eco-techno-scientifico. Neofuturisti e-o scrittori, artisti, giovani e meno giovani, noti o emergenti, per la parola e la bellezza del / dal futuro, per il XXI secolo. Spiriti liberi, oltre qualsiasi nostalgismo novecentesco paleopolitico. La politica e i partiti sono morti, non gli umani e gli dei! Oltre ogni narcisismo s-oggettivo e implosivo e autoallucinatorio: oltre ogni eteronomia collettivistica. Nell'era della Internet revolution, il Web (e l'Immaginazione) al Potere. Contro la società liquida e dei simulacri... Artisti e scrittori in volo in una astronave immaginaria, la rotta di questa esplorazione. Ognuno un nanouniverso parallelo