Quando ero giovane mi capitava di ascoltare persone che erano parti della Storia. Ricordo l’emozione di allora. Ero sorpreso. Sorpreso di ascoltare persone che dicevano quello che io non sapevo dire ma che avrei voluto dire. Le avvertivo come maestri perché capivo che quanto dicevano veniva da quello che avevano attraversato in nome di una parola semplice e forte. Libertà. Poi ho cominciato a diventare vecchio e ho capito che ora tocca a te dire a un giovane quello che lui già intuisce. Ora tocca a te essere per lui un’idea, una radice nel passato per alzare rami verso il futuro. Tutto quello che qui ho scritto e tanto altro che qui non è scritto e che io e voi e altri scriveremo è pronto. È già coscienza condivisa. Per fare ciò che è necessario fare, per iniziare ciò che è tempo di fare, non dobbiamo attendere nessun evento storico, nessun giorno a venire. Tutto è già qui. Il futuro è presente.