Il titolo dell’opera, Garbino, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All’interno del Garbino si susseguono, in ordine alfabetico: Corrado Aiello con Passati orizzonti; Ettore Ascheri con Vivendo; Marcello Barni con Quell’aria di paese; Caterina Battilana con Cerchi notturni; Dardana Berdyna con Empatia; Angelo Di Simone con In fondo al cuore.