Dai diari e dalle lettere di 60 anni fa, fino alle interviste di chi lo ha conosciuto, il ritratto duro, sincero, inaspettato di un uomo, Bruno “Garbo” Fonda. Istriano, ingegnere, lascia nel ’51 Pirano in cerca di lavoro. Abbandona la famiglia, un amore, gli amici e si ritrova, trentenne, a dover ricominciare a vivere. Impossibilitato, nell’Italia degli anni ’50, a mantenere i contatti con la sua terra ormai jugoslava, Garbo vede svanire anno dopo anno i legami con le proprie radici. Solo, in città che non riconosce, fatica a inserirsi e si consuma in bridge, notti insonni, caffè e sigarette, fino a un nuovo amore, la giovane Giulia.Saprà ritrovare il gusto di vivere? Intransigente e inflessibile, porta dentro di sé l’ostacolo più grande.Una discesa nell’anima, dove ogni pagina smentisce o conferma le ipotesi sulla sua personalità e svela fatti taciuti prima a se stesso che agli altri. Un percorso che ci porterà così vicino a Garbo da riconoscerci, infine, così simili a lui…