Gioca con le parole Fulvio Uccella, e lo fa con la consapevolezza propria di chi le possiede, di chi ne conosce il senso profondo e può quindi muoverle come si è soliti fare con le pedine su una scacchiera. Quest’opera ha le sembianze di un testamento, come se l’Autore avesse lasciato qui, con i suoi versi, il succo denso di una profonda esperienza di vita.“Vivere è semplicemente / abbandonarsi alla speranza. / La speranza è verità / che concreta il futuro. […] L’amore è un vero rebus. / Se lo risolvi sarai tu il Risorto. / La risurrezione è un enigma. / Se l’accetti con innocenza / sigilla per sempre sereno esistere. / Esistere è chiedersi il perché del dolore. / Rispondere al dolore è semplice: / raccogli la tua vita in frantumi / e incamminati sul suo sentiero seducente”.