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Edificando un simbolo ideale della fine del Rinascimento, con la Gerusalemme Liberata Tasso racconta un universo umano e narrativo pieno di luci ed ombre, intriso di una costante contrapposizione tra moralità e desiderio, tra l'obbligo di seguire una giustizia superiore e la tentazione di cedere alle proprie debolezze umane. Nella lotta epica tra le grandi potenze del Cielo e dell'Inferno, la Liberata trasmette una profonda sensazione di crisi, lasciando nel lettore un sentimento di incertezza indefinito. Nata nella mente giovanile dell'autore e poi elaborata per più di quindici anni, l'opera riflette le ansie e le profonde riflessioni teoriche di Tasso, che, secondo Voltaire, ha saputo rappresentare ciò che Omero solo descriveva. Un poema che bilancia perfettamente forze centrifughe e centripete, dove convivono armi compassionate e amori impulsivi, eventi storici ed epica tradizione, realismo e meraviglia, momenti eroici, slanci spirituali e lirici abbandoni.
Edizione integrale con versi numerati e indice navigabile.
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