Traduzione di Simona Traversetti
Edizione integrale
Settantasette chiavi per leggere l’infinita magnificenza di Gesù, settantasette monologhi, alcuni di personaggi del Vangelo come Maria Maddalena, gli apostoli Pietro, Luca, Matteo, Giovanni Battista, il sacerdote Caifa, Ponzio Pilato, Barabba, altri di figure create dallo stesso Gibran, come il poeta, il medico, il filosofo, il ricco, fino all’uomo del XX secolo, probabilmente l’autore medesimo, che descrivono il Nazareno ognuno dal proprio punto di vista, ognuno relativamente alla propria esperienza personale. Gesù, attraverso tante voci, emerge come la compiuta, felice, assoluta realizzazione delle singole potenzialità dell’uomo. Un ritratto intenso e commovente della figura di Gesù, disegnato cinque anni dopo Il Profeta, con la stessa solenne, profondissima convinzione spirituale.
«Ma quando ero al suo cospetto e gli parlavo, Egli era un uomo, e nel Suo viso scorgevo il Suo vigore. E mi diceva: «Che cosa vuoi, Miriam?». Io non gli rispondevo, ma il mio segreto fremeva forte entro il rifugio delle mie ali, e mi sentivo ardente.»
Kahlil Gibran
Gibran Kahlil Gibran nacque nel 1883 a Bisharri, nel Libano, e morì nel 1931 a New York. Fu poeta, filosofo, pittore. La sua fama si diffuse ben al di là del vicino Oriente: la sua poesia fu tradotta in più di venti lingue e le sue opere furono esposte nelle più importanti gallerie di tutto il mondo. Trascorse gli ultimi vent’anni della sua vita in America, dove ben presto divenne un maestro e un mito per milioni di giovani. I suoi libri, considerati un vero “breviario mistico”, continuano a entusiasmare un vasto pubblico, alimentando una sorta di “culto” che non accenna a spegnersi. Di Gibran la Newton Compton ha pubblicato Il Profeta – Il giardino del Profeta e Gesù figlio dell'uomo.
Edizione integrale
Settantasette chiavi per leggere l’infinita magnificenza di Gesù, settantasette monologhi, alcuni di personaggi del Vangelo come Maria Maddalena, gli apostoli Pietro, Luca, Matteo, Giovanni Battista, il sacerdote Caifa, Ponzio Pilato, Barabba, altri di figure create dallo stesso Gibran, come il poeta, il medico, il filosofo, il ricco, fino all’uomo del XX secolo, probabilmente l’autore medesimo, che descrivono il Nazareno ognuno dal proprio punto di vista, ognuno relativamente alla propria esperienza personale. Gesù, attraverso tante voci, emerge come la compiuta, felice, assoluta realizzazione delle singole potenzialità dell’uomo. Un ritratto intenso e commovente della figura di Gesù, disegnato cinque anni dopo Il Profeta, con la stessa solenne, profondissima convinzione spirituale.
«Ma quando ero al suo cospetto e gli parlavo, Egli era un uomo, e nel Suo viso scorgevo il Suo vigore. E mi diceva: «Che cosa vuoi, Miriam?». Io non gli rispondevo, ma il mio segreto fremeva forte entro il rifugio delle mie ali, e mi sentivo ardente.»
Kahlil Gibran
Gibran Kahlil Gibran nacque nel 1883 a Bisharri, nel Libano, e morì nel 1931 a New York. Fu poeta, filosofo, pittore. La sua fama si diffuse ben al di là del vicino Oriente: la sua poesia fu tradotta in più di venti lingue e le sue opere furono esposte nelle più importanti gallerie di tutto il mondo. Trascorse gli ultimi vent’anni della sua vita in America, dove ben presto divenne un maestro e un mito per milioni di giovani. I suoi libri, considerati un vero “breviario mistico”, continuano a entusiasmare un vasto pubblico, alimentando una sorta di “culto” che non accenna a spegnersi. Di Gibran la Newton Compton ha pubblicato Il Profeta – Il giardino del Profeta e Gesù figlio dell'uomo.