1 Giallo Milanese PrefazioneNella Milano degli anni 2000 si svolgono innumerevoli inchieste gestite dalla sezione 2 nonché dalla squadra omicidi con a capo il commissario gourmet Samuele Agrati, il quale con l’aiuto valido e prezioso del suo inseparabile partner l’ispettore Massimo Bonni nonché della sua squadra di professionisti di provata capacità, porta così avanti le molteplici inchieste che di volta in volta arrivano sulla sua scrivania.Quest’oggi il ritrovamento di un cadavere nella periferia nord della città a prima vista sembra un pestaggio seguito ad un furto dal momento che il cadavere è stato rinvenuto nelle immediate vicinanze di una bisca clandestina.Da questa vittima riconosciuta poi come un importante imprenditore edile, si dipaneranno una serie di situazioni, di intrighi, corruzioni, furti e purtroppo altri omicidi, al fine di impossessarsi di parecchio denaro, e ancor più di potere, tra le pieghe del mistero e della violenza con individui ambigui e violenti, il lettore riuscirà a vivere dei momenti di reale tenerezza e d’amore sbocciati proprio nei momenti di maggiore mestizia.Ogni personaggio che si presenta sulla scena è molto controverso a volte nasconde dietro a sé una seconda vita che mettono in luce la loro vera natura fatta sempre di innumerevoli inganni.Anche nella squadra del commissario Agrati compariranno dei nuovi personaggi che vi accompagneranno nella vostra lettura e saranno costantemente presenti nella situazioni che compariranno iniziando da questo racconto da questo racconto, fino a protrarsi tutti quelli successivi, indagando costantemente nelle pieghe dei lavori edili scoprirà un notevole giro di tangenti e corruzioni di persone insospettabili, oltre ad attentati orditi proprio da loro stessi, impegneranno oltremodo Agrati che dovrà dividersi tra il dovere e il richiamo dei sensi, chiaramente trascurando il secondo a beneficio del primo il dovere, riuscirà dopo avere indagato a fondo venire a capo della situazione, ma non senza passare dei momenti di totale sconforto per il timore di non arrivare alla meta con una soluzione definitiva, perché non si riusciva affatto a combinare una logica credibile, ma invece Agrati caparbiamente.