L’anima femminile è il luogo dove le passioni, il desiderio, i ricordi si sublimano e si declinano di volta in volta nelle visioni surreali, nelle fantasie erotiche, nelle paure infantili, nelle cadenze antiche dei racconti d’amore, negli squarci onirici su un mondo che non c’è più. In questi racconti si manifesta la voglia di recuperare i propri vissuti e di rielaborarli in una forma accattivante, evocativa, che rimanda alle storie che si drammatizzavano accanto al focolare. La rivelazione inaspettata e la tensione psicologica contrappuntano questo viaggio lungo diciannove stazioni verso una destinazione ignota alla ragione, che parla con l’alfabeto della solitudine e delle illusioni perdute.