Una storia quasi “gialla”, ambientata nella Firenze del 1859, a cavallo tra la partenza del Granduca Leopoldo II, familiarmente chiamato Canapone, e il referendum che sancisce l'unificazione al nuovo Regno d'Italia, non può essere banale, e tale infatti non è quella che ci racconta Alberto Pestelli in questo romanzo che ha, come protagonista, il giovane Primo, un “gittatello” abbandonato dalla madre nella Ruota degli Innocenti e cresciuto dalle suore, che nella vita ha due sogni: quello di fare lo “speziale”, ovvero il farmacista, e quello di ritrovare i genitori. Li coronerà entrambi, indagando con l'amico Romualdo, sergente della Guardia Civile, sugli strani casi di rapine e rapimenti avvenuti nel centro della città, tramite lo stordimento delle vittime con un'essenza misteriosa, ma dovrà pagare un prezzo assai alto, che lo sconvolgerà nel profondo...