"Penso che se il diavolo non esiste, ma l'ha creato l'uomo, questi l'ha creato a sua immagine e somiglianza"(F. Dostoevskij - I Fratelli Karamazov)Lucrezia, un'aspirante giornalista che si occupa di necrologi, si ritrova coinvolta in un bizzarro mistero: un certo Filippo Ricasoli ha scritto la biografia di Orazio Bischerri, ex vice sindaco di Firenze, predicendone la morte ancora prima che avvenisse, rubandole così l'esclusiva. Come se non bastasse, qualcuno sta utilizzando la storia del fantasma di Firenze per sterminare tutti i membri della famiglia Bischerri in un modo assai singolare: 66 aghi sulla schiena. Aiutata da un ex compagno di scuola e da una guida turistica incontrata per caso, Lucrezia si troverà immersa in miti e leggende che hanno da sempre popolato la città fiorentina e non solo.Gli attori in scena saranno travolti in un gioco surreale, macabro, manovrato da una mente acuta e sottile... ma è umana o eterea?E cosa nasconde la leggenda degli Artigli del Diavolo?Tratto dal libro:« C’è una leggenda sul Duomo di Pisa… » esitò il ragazzo, incerto se proseguire o meno.« Racconta »« Sul lato nord, a sinistra della facciata, su un blocco di marmo di origine romana, si trovano una serie di piccoli buchi neri. Secondo la leggenda si tratterebbe dei segni lasciati dal diavolo quando si arrampicò sul Duomo per fermarne la costruzione. Vengono chiamati “artigli del diavolo” »« Devo vederli » decise Lucrezia d’impulso.[...]« Hanno una particolarità. »« E sarebbe? »« Non riesci a contarli » rivelò « Ogni volta che ci provi, non sono mai gli stessi e viene fuori un numero diverso »« Dici sul serio? »Il giovane abbozzò un sorriso.« Fu uno scherzo del diavolo » spiegò « È così che fece impazzire l’architetto»