Ci sono le vittorie. E ci sono le sconfitte. Ma soprattutto ci sono loro, gli “implaccabili” del rugby. Quelli che niente è riuscito a buttare giù. Né gli avversari, né la vita. Giorgio Cimbrico, penna storica dello sport e del rugby, è andato a cercare queste storie, su una strada che è fatta di fatti, di uomini e luoghi che il trascorrere del tempo ha trasformato in magnifici, irrinunciabili compagni di viaggio, che hanno acceso la fiamma della curiosità, che hanno condotto alla commozione, che hanno costretto a una ricerca capace di eliminare i sedimenti che si erano attaccati addosso, come le conchiglie sulla chiglia di una vecchia barca. Un libro che vede la luce nell’anno dei Mondiali, per raccontare i personaggi indimenticabili della palla ovale. Un libro che mescola emozioni, ricordi e luoghi storici di questo sport. Storie che raccontano un'epoca in cui il rugby è stato un'arte e un cozzo, un improvviso e una variazione sulla tastiera del prato, una discesa verso gli inferi nel fango più vischioso, una scommessa, un azzardo, una risata, un rimpianto, una visione e una preghiera, avrebbe detto Dylan Thomas, che a rugby non giocò mai, ma era gallese e questo può bastare.