Il 10 giugno 1940 l'Italia entra in guerra. La dichiarazione viene notificata anche alla Francia, paese nel quale risiedono moltissimi italiani (come anche nelle colonie francesi), i quali nei giorni successivi all'inizio del conflitto vengono fatti oggetto da parte delle autorità francesi di una selvaggia caccia. A rivoltelle spianate gli agenti irrompono di notte nelle abitazioni, arrestano chi trovano e come si trovano. Furti, ingiurie e percosse accompagnano un po' dovunque l'operazione, che divide famiglie e disperde averi. Nei campi di concentramento i connazionali vengono addensati in ambienti immondi e sottoposti a sevizie di aguzzini. Vernet, St. Raphael, St. Cyprien, Montech...: nomi d'orrore, che questo libro, attraverso le testimonianze degli italiani perseguitati, consegna per sempre alla memoria delle generazioni future.