Walter Motta è il custode del Belinda, un villaggio turistico alle porte di Ravenna. Sara Pardi gestisce un piccolo market di montagna su a Bionaz, ai piedi del bacino artificiale di Place Moulin. La diga li ha uniti e poi separati: non si vedono da quarant’anni. Ma c’è quell’articolo di giornale: quando Sara lo legge, sale sulla giostra dei ricordi e non riesce più a scendere. Lui invece è perso tra le ombre del passato: la ragazza è scomparsa tra i flutti, e lui non ha fatto niente. Mentre Nicola, da una vecchia foto, continua a sorridere. Gli occhi della memoria parla del tempo addietro e di quello che resta sotto le scarpe, del coraggio di passare sopra gli errori di ieri per andare avanti.