Salvador, Bahia, Brasile, uno degli stereotipi del paradiso tropicale, meta di 400/500 mila turisti solo nel carnevale, chilometri di spiagge bianche, 365 chiese cattoliche, 3 milioni di abitanti, 5 mila che vivono in strada e circa 2000 morti per omicidio l'anno.A parlarcene è Marquinho, che “non conosce il proprio cognome, è nato e vive in strada”, ma che proprio per questo sa l’odore vero di Salvador de Bahia, ne conosce l’intimo battito, che sente riecheggiare oltre il cartone consunto su cui dorme. Percosso dalla polizia, cacciato con gli idranti dalla nettezza urbana, guardato con paura e disprezzo dai più, Marquinho accompagna il lettore durante incontri con persone spesso ignorate, verso luoghi fuori dal circuito turistico, cercando di alzare il velo sulla condizione sua e dei tanti suoi compagni di strada; un viaggio attraverso persone, emozioni e visioni della vita che spingono il lettore a porsi interrogativi sulla propria esistenza, andando oltre i pregiudizi e le paure. Un viaggio dentro noi stessi, uno stimolo a vivere con maggiore consapevolezza.