Cesare si avventurava in Gallia senza nessun disegno ben definito, con scarsa conoscenza del paese e delle sue genti , con non poca trepidazione. Il caso gli aveva dato il governo delle due Gallie così all’improvviso e all’impensata, nel febbraio dell’anno precedente; egli era stato, tutto quell’anno, siffattamente preso dalle turbolente contese e dagli arruffati intrighi politici, che non aveva potuto informarsi a fondo sulla Gallia, sia leggendo i libri dei viaggiatori, sia consultando i banchieri, i mercanti, gli uomini politici che dalla Gallia narbonese erano in relazione coi Galli liberi.