Le tre Graphodie per flauto in sol (1972), per flauto (1974), per ottavino (1975 ) sono mappe grafiche che privilegiano un comportamento libero dell’interprete. L’esecutore legge ed interpreta il segno dell’autore attingendo alla sua creatività e alla sua personale capacitàdiplasmare il suono. L’eleganza fantasiosadel segno grafico di Daniele Lombardi provoca la fantasia dell’interprete offrendogli spunto per la realizzazione di un percorso sonoro libero da condizionamenti. Le partiture non presentano alcun segno della scrittura musicale tradizionale e la combinazione dei differenti parametri sonori è unicamente sollecitata dal segno grafico e dalle sue caratteristiche.Luisella Botteon