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Le violenze contro le donne di Ciudad Juárez, hanno fatto del “femminicidio” una categoria analitica adatta a spiegare lo stato di violenza patriarcale impunita perpetrata da una società machista. È lecito pensare che, davanti a esse, lo stato messicano debba assumersi le conseguenze di un illecito internazionale? Misure preventive insufficienti e gravi irregolaritá nelle fasi investigative e processuali, infatti, denunciano il mancato rispetto dell’ obbligo in capo allo Stato di prevenire, indagare e punire con due diligence le violazioni dei diritti umani. Siciliana di nascita, toscana di…mehr

Produktbeschreibung
Le violenze contro le donne di Ciudad Juárez, hanno fatto del “femminicidio” una categoria analitica adatta a spiegare lo stato di violenza patriarcale impunita perpetrata da una società machista. È lecito pensare che, davanti a esse, lo stato messicano debba assumersi le conseguenze di un illecito internazionale? Misure preventive insufficienti e gravi irregolaritá nelle fasi investigative e processuali, infatti, denunciano il mancato rispetto dell’ obbligo in capo allo Stato di prevenire, indagare e punire con due diligence le violazioni dei diritti umani. Siciliana di nascita, toscana di adozione, frequenta la Cesare Alfieri di Firenze, dove consegue la laurea in Relazioni Internazionali. Nel 2012 si trasferisce in Spagna dove inizia a lavorare nella cooperazione allo sviluppo, passione che la porterá in Nicaragua, dove oggi lavora per il WFP.