Aveva perso sei chili e ormai non usciva dal bagno se non era perfettamente vestita e truccata. Pronta a lasciare una scia di profumo lungo il corridoio mentre si dirigeva in cucina per preparare la colazione. Per fare questo si alzava mezz’ora prima del solito per evitare di farsi attendere. Non sarebbe potuto accadere comunque. Da qualche mese Marco aveva ripreso a correre prima di andare in ufficio e quindi si svegliava molto presto. Si infilava la tuta e si buttava giù per la vallata alle spalle del grande ospedale che avevano costruito di fronte alla loro casa. Entrando in cucina lo trovò già al suo posto, accanto alla figlia che stava imburrando le sue fette biscottate dopo aver messo la macchinetta del caffè sui fornelli. La televisione era accesa. Sullo schermo scorrevano le immagini di bambini ridotti pelle e ossa davanti alle loro capanne in un villaggio africano. Marco seguì la direzione del suo sguardo, vide a sua volta gli occhi neri e puntuti di un ragazzino che parevano trafiggere la coscienza, e disse: - Quest’anno se lo sognano il mio otto per mille, visto tutto quello che sprecano in pubblicità... - E soprattutto all’ora in cui una persona sta mangiando... disse Cecilia...