Yannick, a una festa di paese, rimane folgorato dalla bellezza di una barista. Ispirato scrive su un taccuino di un ritorno in vita di Hitler che, cavalcando un pollo volante, sorvola la zona. Magicamente la scena si avvera. Non sarà l'unica assurdità a capitare, e a breve Yannick si troverà suo malgrado a cercare di riportare in vita Socrate, ottenendo un risultato bizzaro, dovrà ascoltare i deliri di Gengis Khan da sbronzo ed assistere all'apparizione di un'enorme montagna di gelato, fino a una serie di deliranti eventi. Perché accade tutto questo? Ma per merito, o colpa, dell'amore, ovviamente. Aurora, la barista, è la donna dei miracoli che ispira i pensieri deliranti di Yannick, ma anche la bramosia di Hitler, che nel frattempo ha già imparato come muoversi nel mondo moderno. C'è follia e delirio in "Hitler, Socrate, Amore e Gelato", ma c'è anche la sensibilità nel descrivere la vita di un ventenne come tanti, tra il lavoro in Croce Verde, la compagnia di amici e una ex che lo tormenta. Così, tra un'assurdità e un'altra, vediamo svilupparsi un colpo di fulmine, fino a conseguenze tali da risultare ingestibile ed insegnandoci che " non c’è nessun Dio in ascolto, ma i miracoli accadono lo stesso: per farli avvenire, dobbiamo essere l’uno il miracolo dell’altro".NOTE SULL'AUTORE: Il 26 Aprile del 1992 è un giorno spoglio di eventi e proprio per questo, Kim Chiari, decide di nascere in questa data; da eterna primadonna qual è, non avrebbe sopportato di dover dividere i riflettori con qualche avvenimento storico. Tuttavia il mondo intorno a lui continua a cambiare, ed i riflettori a spostarsi, così Kim è costretto a trovare espedienti sempre diversi per ricavarsi i suoi cinque minuti di gloria: ecco così che impara a giocolare, trucchi di magia, costruisce nuvole in bottiglia o gira per la città portandosi dietro un materasso. Questo però non basta, così che è costretto a dedicarsi alla scrittura di romanzi. È così che è tutto iniziato, credete a noi. Se vi capiterà di sentirlo, dirà che i riflettori non c'entrano nulla e che tutto quel che ha fatto, l'ha fatto perché trova dannatamente divertente fare sorridere gli altri. Ma siamo seri: esiste forse qualcuno che si comporterebbe così solo per un semplice sorriso?Ama alla follia Edoardo Bennato e Peter Parker.