Crolla il Muro di Berlino e Tonino, insegnante in trasferta tra le montagne del Nord, sogna un nuovo mondo. L’iniziale piglio battagliero cede il posto a una malinconica disillusione. Attraverso il proprio vissuto, l’uomo testimonia il declino dei costumi giovanili, denuncia le ingiustizie, i favoritismi e i giochi politici che regolano le fortune dei docenti all’interno del sistema scolastico. L’unico rifugio per Tonino è Nicole, solo la sua alunna riesce a tenerlo lontano dalle meschinità che è obbligato ad affrontare ogni giorno. Il riconoscimento della disfatta di una vita che emerge nelle amare parole conclusive del romanzo costituisce un messaggio di denuncia lanciato al lettore.