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Nel 2011, a 52 anni, dopo una lunga carriera, una famiglia e una vita come tante altre, Lorenzo Villa porta i libri contabili della sua azienda al Tribunale di Genova e viene pertanto dichiarato fallito. Una parola pesante, il fallimento, che si accompagna a una lunga serie di problemi economici, sociali, psicologici. Una condizione in cui, soprattutto in tempi di crisi economica, finiscono a trovarsi in molti, ma a cui lo Stato italiano non sa o non vuole dare un sostegno, un’alternativa, una soluzione. Costretto a trovare in se stesso le risorse per uscire da una condizione molto difficile,…mehr

Produktbeschreibung
Nel 2011, a 52 anni, dopo una lunga carriera, una famiglia e una vita come tante altre, Lorenzo Villa porta i libri contabili della sua azienda al Tribunale di Genova e viene pertanto dichiarato fallito.
Una parola pesante, il fallimento, che si accompagna a una lunga serie di problemi economici, sociali, psicologici. Una condizione in cui, soprattutto in tempi di crisi economica, finiscono a trovarsi in molti, ma a cui lo Stato italiano non sa o non vuole dare un sostegno, un’alternativa, una soluzione.
Costretto a trovare in se stesso le risorse per uscire da una condizione molto difficile, l’autore decise di condividere in un blog idee, esperienze, emozioni, disagi e paure sul tema del fallimento e di tutte le complicazioni ad esso connesse. Rielaborando e ampliando il materiale del blog, nasce “Ho fatto crack!”, che si presenta come la cronaca di un mondo che mai si avrebbe immaginato di vedere, vivere, subire, di una vita deragliata a causa di un fallimento, e del tentativo di farle riprendere il binario giusto, descrivendo i sentimenti, gli stati d'animo e le disavventure più o meno tragicomiche che s’incontrano sul percorso.
Una testimonianza sofferta, ma anche lucida e autoironica, che si pone l’obiettivo di far sentire meno solo chi sta portando sulle spalle il pesantissimo fardello del “fallimento”, e anche quello di spiegare a chiunque sia interessato ad ascoltare che cosa significhi davvero “fare crack” in Italia oggi, e attraverso quali passi e fatiche (dato anche che, spesso, la fortuna è cieca, ma la “sfiga” ci vede benissimo…) si possa tornare a una vita “normale”.