La commedia romantica più divertente dell'anno
Dopo essersi vista negare ingiustamente la meritata promozione, la giornalista Emma Fontana decide di fondare una rivista per donne, «Revolution». Ma proprio quando sta per essere eletta femminista dell’anno, Emma scopre che i suoi migliori amici l’hanno iscritta al reality show Chi vuol sposare un milionario? Per dieci giorni il giovane e ricchissimo Marco Bernardi ospiterà venti ragazze nella sua villa e sceglierà tra loro la sua fidanzata. All’inizio Emma è furiosa solo all’idea di dover competere per sedurre un maschilista fatto e finito, e parte per Como con l’obiettivo di approfittare della ghiotta occasione per screditare lo show. La sua missione si rivela però più ardua del previsto, a causa delle prove imbarazzanti, dell’atteggiamento sessista di Marco e delle concorrenti pronte a tutto pur di diventare la futura signora Bernardi. A complicare le cose ci si mette anche il fratello maggiore di Marco, Leonardo, tanto affascinante quanto sospettoso delle reali intenzioni di Emma. Mentre i suoi sentimenti nei confronti dei fratelli Bernardi si fanno ogni giorno più intricati, Emma si troverà a mettere in discussione certezze e pregiudizi: e se in fondo fosse lei stessa la sua avversaria più pericolosa?
L’amore non è mai stato così divertente
«L’ho letto tre volte, e ancora mi diverto. Datemi della pazza, oppure date un premio a questa Bonny.»
«Sai quando una storia si aggancia tra i neuroni e i ventricoli e tira forte? Ecco, questa è una di quelle! Che scrittura e che romantica ironia, un romanzo stupendo!»
«Era da tempo che non leggevo un libro così divertente, ironico e romantico! Mi ha strappato delle risate di gusto. Lo consiglio a tutti!»
Joanne Bonny
è nata a Milano nel 1986, con un altro nome. Lo pseudonimo nasce dalla sua passione per i pirati, protagonisti del primo romanzo che ha scritto tra un esame di università e l’altro. La saga piratesca non andò mai in porto (e neanche la sua laurea in Beni culturali), ma l’amore per la scrittura è sopravvissuto. È stata finalista al Premio Il Battello a Vapore con un libro per bambini. Ho sposato un maschilista segna il suo esordio nella narrativa per adulti.
Dopo essersi vista negare ingiustamente la meritata promozione, la giornalista Emma Fontana decide di fondare una rivista per donne, «Revolution». Ma proprio quando sta per essere eletta femminista dell’anno, Emma scopre che i suoi migliori amici l’hanno iscritta al reality show Chi vuol sposare un milionario? Per dieci giorni il giovane e ricchissimo Marco Bernardi ospiterà venti ragazze nella sua villa e sceglierà tra loro la sua fidanzata. All’inizio Emma è furiosa solo all’idea di dover competere per sedurre un maschilista fatto e finito, e parte per Como con l’obiettivo di approfittare della ghiotta occasione per screditare lo show. La sua missione si rivela però più ardua del previsto, a causa delle prove imbarazzanti, dell’atteggiamento sessista di Marco e delle concorrenti pronte a tutto pur di diventare la futura signora Bernardi. A complicare le cose ci si mette anche il fratello maggiore di Marco, Leonardo, tanto affascinante quanto sospettoso delle reali intenzioni di Emma. Mentre i suoi sentimenti nei confronti dei fratelli Bernardi si fanno ogni giorno più intricati, Emma si troverà a mettere in discussione certezze e pregiudizi: e se in fondo fosse lei stessa la sua avversaria più pericolosa?
L’amore non è mai stato così divertente
«L’ho letto tre volte, e ancora mi diverto. Datemi della pazza, oppure date un premio a questa Bonny.»
«Sai quando una storia si aggancia tra i neuroni e i ventricoli e tira forte? Ecco, questa è una di quelle! Che scrittura e che romantica ironia, un romanzo stupendo!»
«Era da tempo che non leggevo un libro così divertente, ironico e romantico! Mi ha strappato delle risate di gusto. Lo consiglio a tutti!»
Joanne Bonny
è nata a Milano nel 1986, con un altro nome. Lo pseudonimo nasce dalla sua passione per i pirati, protagonisti del primo romanzo che ha scritto tra un esame di università e l’altro. La saga piratesca non andò mai in porto (e neanche la sua laurea in Beni culturali), ma l’amore per la scrittura è sopravvissuto. È stata finalista al Premio Il Battello a Vapore con un libro per bambini. Ho sposato un maschilista segna il suo esordio nella narrativa per adulti.