Nella periferia di Torino, in fondo a una viuzza sterrata, un hotel all’apparenza fatiscente attende misterioso i suoi clienti: chi lo conosce lo descrive come un luogo fantastico, un’oasi di pace dove è possibile ritrovare se stessi. Ernesto, un autotrasportatore che deve recapitare a Firenze una cisterna di latte, è colto da una terribile nevicata alle porte della città, nei giorni delle Olimpiadi. Un caffè a una stazione di servizio, due parole con un insolito cassiere ed eccolo lì, davanti all’Hotel Quattro Stagioni. Ciò che trova all’interno lo lascia senza fiato. Quel posto è una carrellata di meraviglie e la sua stanza lo catapulta in un’estate incredibile, con le sue pareti d’acqua di mare, il letto-conchiglia e quel polpo che lo fissa un po’ indagatore. L’hotel cela al suo interno le quattro stagioni e ogni ospite può decidere in quale pernottare, lasciandosi alle spalle il tempo reale. Ernesto, dapprima titubante e scocciato per la sosta forzata, a poco a poco familiarizza con il personale dell’albergo e i suoi ospiti, e diviene per lui sempre più difficile andarsene. Gli occhi di Dorotea, la bella e diafana ragazza che dipinge i colori, sono un richiamo irresistibile e l’incontro fortuito con il Professore gli rivelerà i segreti del tempo, della vita, dell’amore. Una favola moderna indimenticabile, da leggere tutta d’un fiato. Maria Puntura, nata nel 1979 nella provincia di Torino, ha sempre studiato e lavorato presso il capoluogo piemontese. Ama il mare, ama viaggiare ma, soprattutto, ama scrivere, passione che si è manifestata fin dall’infanzia.