Una tavola rotonda immaginaria in un posto indefinito. Un filosofo, un fisico, un biologo e un matematico riflettono ad alta voce sulle fondamentali domande esistenziali (chi sono? perché esiste il mondo? ecc.) interloquendo con un curioso e perplesso uditore. La discussione si apre via via a speculazioni sempre più ardite, incorporando i nuovi e contro-intuitivi concetti della fisica e della matematica. Affiora così un'inedita rappresentazione della realtà, che lascia intravvedere un oltre al di là della usuale narrazione spaziotemporale del mondo. Ma questo timido sguardo non può che abbassarsi del tutto di fronte agli assoluti: le domande esistenziali tracciano i limiti epistemologici del pensiero ordinario. Un abbozzo di risposta può forse essere ricercato nella consapevolezza dei limiti stessi unita all'accettazione, fenomenologicamente incarnata, del mistero dell'esserci. Gli argomenti trattati sono spesso complessi ma il tono del dialogo rimane sempre divulgativo, anche al prezzo di ingenue semplificazioni. Più che sostenere tesi, il percorso speculativo vuole suggerire idee, stimolare riflessioni, sollecitare cambi di prospettiva. Il lettore viene accompagnato in una spericolata esplorazione filosofica che tocca temi cruciali quali gli assoluti, la coscienza, il tempo. Un continuo equilibrismo tra rigorosi concetti scientifici e ardite ipotesi metafisiche. Il genere dell'opera può essere definito "fantafilosofia scientifica".