Il capolavoro di Luigi Natoli. Tra leggenda e realtà, ha le seduzioni del romanzo storico immerse nella luce siciliana che rende più violenta la collera e più malinconica la felicità. Quella degli incappucciati che si ergevano a difensori della gente comune in una delle più interessanti e misteriose tra tutte le leggende in Sicilia .Settembre 1713: Cavalcando il suo scheletrico ronzino, lo spadone al fianco, Blasco di Castiglione, cuore tenero, buontempone e testa calda, fa il suo ingresso a Palermo.Volendo scoprire il segreto della sua nascita, incontrerà don Raimondo della Motta, che pur di cingere la corona ducale ha commesso ogni tipo di crimine, la splendida e turbolenta Donna Gabriella, che sa cosa vuol dire amare fino a morire, lo "sbirro" Matteo Lo Vecchio, campione di scelleratezza, Violante, bella come un sogno di purezza, il misterioso Coriolano della Foresta.Scoprirà una città di palazzi arabi, di chiese spagnole e di fortezze normanne, con i suoi quartieri e le sue catacombe dove si riunisce la setta dei Beati Paoli.NOTELuigi Natoli, di famiglia messinese, nacque a Palermo nel 1857. Fu narratore, letterato e giornalista fecondo e brillante. La sua produzione letteraria è vasta e spazia dalla narrativa, alla storia, alla poesia.