Una mattina qualsiasi di un giorno qualsiasi, un ritardo dei treni “blocca” tre stazioni del Nord Italia: Verona, Vicenza e Padova.Davanti ai viaggiatori si profilano due ore di attesa: centoventi minuti che appaiono loro infiniti, un tempo “perduto” per la propria vita e le proprie attività. E che, invece, diventano il palcoscenico dell’incontro fortuito tra ventuno persone che non hanno apparentemente nulla in comune, se non l’esigenza di prendere un treno.Un treno che si trasforma nell’occasione da cogliere, nella possibilità di arricchire se stessi attraverso la conoscenza dell’altro e la condivisione. Un viaggio, quindi, che prospetta la possibilità di un cambiamento e che per questo richiede coraggio perché non implicherà soltanto uno spostamento nello spazio, ma anche dentro se stessi.“I binari della vita. Ventuno coincidenze in stazione” è una raccolta di racconti in cui si incrociano i vissuti di persone trovatesi accidentalmente in quelle stazioni e in quel momento e, altrettanto casualmente, messe di fronte all’opportunità di conoscere altri individui, ciascuno con il proprio bagaglio di esperienze. Mettendo a disposizione reciproca i propri trascorsi, costoro riscoprono la possibilità di essere felici, di liberarsi dalle costrizioni, di predisporre diversamente il proprio animo alla vita e alle situazioni, piacevoli e non, che essa porge. Ognuno trova, così, le risposte alle proprie domande nelle storie altrui. Inaspettatamente. In un gioco di scambi che coglie loro di sorpresa.L’autrice, Silvia Cariolato, è una giovane… pendolare vicentina. La necessità di viaggiare ogni giorno per lavoro le ha offerto l’opportunità di allenare l’immaginazione, individuando nelle persone che incrocia quotidianamente un potenziale “romanzo”, che ha trasformato la sua attesa dei treni in un tempo vivo e produttivo. Interessata agli studi umanistici, ai quali ha tra l’altro dedicato il suo percorso di studi, è innanzitutto una lettrice che ha scoperto, con questi racconti, il piacere della scrittura.