“Tutti però sanno che un giorno, presso la deserta spiaggia di un continente appena formatosi, lungo la zona umida che la marea scopriva e ricopriva ritmicamente, per la prima volta sul pianeta una cellula visse.Fu una vita infinitamente semplice, accompagnata e illuminata da un grado di coscienza così tenue da parere nullo. Ma fra lo zero e la più piccola cifra significativa che la mente possa concepire v’è pur sempre un abisso; e quell’abisso era per la prima volta colmato.”Mondi affascinanti e lontani descritti da un pioniere della fantascienza, lo scienziato-scrittore Giorgio Cicogna, morto prematuramente a soli 33 anni, durante l'esperimento di una sua invenzione, un motore a reazione per il volo oltre la stratosfera. Il trait d'union di tutti i racconti è il forte desiderio di superare i propri limiti per conoscere l'insondabile, ma i tentativi non sempre riescono e si rimane con la consapevolezza della limitatezza umana verso la natura, come ciechi che scrutano le stelle.