Giallo - romanzo (179 pagine) - Cinque misteri da risolvere per Franco Campo, giovane giornalista col vizio di raccontare la verità. Cinque scoop da prima pagina nello scenario mozzafiato della Sicilia dei Monti Sicani, tra mandorli e olivi, vicoli pietrosi e palazzi nobiliari della medievale Manfreda, coppole storte e seducenti ragazze dagli occhi saraceni.
Storie d’amore e di morte nell’assolata terra di Sicilia per salutare l’entrata in scena di un nuovo protagonista del giallo d’autore.
La domenica che il giornalista Franco Campo asseconda Ornella, la sua ultima fiamma, e con lei visita le Aromatiche di Girafi, dove erbe profumatissime crescono spontanee a novecento metri sul livello del mare, un’anziana viene ritrovata sotto la grande quercia della tenuta baronale. Stringe in mano un vecchio quaderno con la copertina rossa e una scritta blu. Il suo ultimo messaggio al mondo. Quali segreti nasconde l’apparente bonomia dell’aromatario di Girafi?
Sul giornale di Franco, La Voce Provinciale, qualcuno ha acquistato nei mesi precedenti spazi pubblicitari e fa pubblicare insulse filastrocche di topini e fanti. A ogni filastrocca una nuova vittima, una trappola per topi.
Nel settecentesco palazzo nel centro storico di Manfreda, la baronessa Donna Isabella Lanza di Tomasi organizza un’esclusiva festa con ospite d’onore la celebre Lia Russo, virtuosa del violoncello. Tra gli invitati non può mancare Franco Campo e la sua mirabolante penna che invece di un concerto si ritroverà a dover raccontare ben altro della violoncellista barocca.
Nonna Caterina ha conservato gelosamente per oltre mezzo secolo un inedito manoscritto di Quasimodo, il futuro Premio Nobel che conobbe da ragazzina lungo le rive del Platani. Intende affidare a Franco quel tesoro letterario per darne notizia e farlo conoscere al mondo intero, ma non farà in tempo a vedere esaudito il suo desiderio.
La voce artefatta del Livellatore telefonata in redazione. A ogni chiamata farà seguito uno spettacolare appuntamento di morte. Il Livellatore ha scelto Franco Campo e la sua penna per affidargli la propria vendetta, accompagnata da quella parola ripetuta: Caritas.
Roberto Mistretta vive e lavora nella medievale città di Mussomeli, la Manfreda dove sono ambientati i racconti di questa antologia. Laureato in Scienze della comunicazione, scrive sul quotidiano La Sicilia. Autore della serie del maresciallo Bonanno (Frilli Editori), tradotta in Austria, Germania e Svizzera, disponibile anche in versione audible, col romanzo La profezia degli incappucciati si è aggiudicato la 40a edizione del Premio Alberto Tedeschi-Giallo Mondadori.
Ha firmato il radiodramma Onke Binnu, che continua a essere replicato dalla WDR di Colonia, ed è autore di volumi di impegno sociale. Gli ultimi titoli sono Don Fortunato di Noto/La mia battaglia in difesa dei bambini e Rosario Livatino/L’uomo, il giudice, il credente. (Paoline).
Suoi racconti sono apparsi sul Giallo Mondadori e ha curato l’antologia Giallo Siciliano (Delos Digital). Per La Sicilia ha firmato l’inchiesta a puntate sul giallo con interviste, tra gli altri, ad Andrea Camilleri, Domenico Cacopardo, Santo Piazzese e Gaetano Savatteri.
Storie d’amore e di morte nell’assolata terra di Sicilia per salutare l’entrata in scena di un nuovo protagonista del giallo d’autore.
La domenica che il giornalista Franco Campo asseconda Ornella, la sua ultima fiamma, e con lei visita le Aromatiche di Girafi, dove erbe profumatissime crescono spontanee a novecento metri sul livello del mare, un’anziana viene ritrovata sotto la grande quercia della tenuta baronale. Stringe in mano un vecchio quaderno con la copertina rossa e una scritta blu. Il suo ultimo messaggio al mondo. Quali segreti nasconde l’apparente bonomia dell’aromatario di Girafi?
Sul giornale di Franco, La Voce Provinciale, qualcuno ha acquistato nei mesi precedenti spazi pubblicitari e fa pubblicare insulse filastrocche di topini e fanti. A ogni filastrocca una nuova vittima, una trappola per topi.
Nel settecentesco palazzo nel centro storico di Manfreda, la baronessa Donna Isabella Lanza di Tomasi organizza un’esclusiva festa con ospite d’onore la celebre Lia Russo, virtuosa del violoncello. Tra gli invitati non può mancare Franco Campo e la sua mirabolante penna che invece di un concerto si ritroverà a dover raccontare ben altro della violoncellista barocca.
Nonna Caterina ha conservato gelosamente per oltre mezzo secolo un inedito manoscritto di Quasimodo, il futuro Premio Nobel che conobbe da ragazzina lungo le rive del Platani. Intende affidare a Franco quel tesoro letterario per darne notizia e farlo conoscere al mondo intero, ma non farà in tempo a vedere esaudito il suo desiderio.
La voce artefatta del Livellatore telefonata in redazione. A ogni chiamata farà seguito uno spettacolare appuntamento di morte. Il Livellatore ha scelto Franco Campo e la sua penna per affidargli la propria vendetta, accompagnata da quella parola ripetuta: Caritas.
Roberto Mistretta vive e lavora nella medievale città di Mussomeli, la Manfreda dove sono ambientati i racconti di questa antologia. Laureato in Scienze della comunicazione, scrive sul quotidiano La Sicilia. Autore della serie del maresciallo Bonanno (Frilli Editori), tradotta in Austria, Germania e Svizzera, disponibile anche in versione audible, col romanzo La profezia degli incappucciati si è aggiudicato la 40a edizione del Premio Alberto Tedeschi-Giallo Mondadori.
Ha firmato il radiodramma Onke Binnu, che continua a essere replicato dalla WDR di Colonia, ed è autore di volumi di impegno sociale. Gli ultimi titoli sono Don Fortunato di Noto/La mia battaglia in difesa dei bambini e Rosario Livatino/L’uomo, il giudice, il credente. (Paoline).
Suoi racconti sono apparsi sul Giallo Mondadori e ha curato l’antologia Giallo Siciliano (Delos Digital). Per La Sicilia ha firmato l’inchiesta a puntate sul giallo con interviste, tra gli altri, ad Andrea Camilleri, Domenico Cacopardo, Santo Piazzese e Gaetano Savatteri.