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Introduzione di Fausto Malcovati Edizione integrale
Da un fatto di cronaca avvenuto in Russia alla fine del 1869, l’uccisione dello studente Ivanov, nacque l’idea di questo romanzo, che Dostoevskij concepì in un momento particolarmente cupo della sua esistenza. Egli individuava nella nuova società colta, abbagliata dal liberalismo e dalle nascenti teorie positivistiche, la rovina della Russia, caduta in un deprecabile stato di miseria morale. La sua rabbia è diretta verso quei giovani rivoluzionari – i “demoni” del titolo – che intorno al 1870 cercavano di scalzare dal potere i liberali…mehr

Produktbeschreibung
Introduzione di Fausto Malcovati
Edizione integrale

Da un fatto di cronaca avvenuto in Russia alla fine del 1869, l’uccisione dello studente Ivanov, nacque l’idea di questo romanzo, che Dostoevskij concepì in un momento particolarmente cupo della sua esistenza. Egli individuava nella nuova società colta, abbagliata dal liberalismo e dalle nascenti teorie positivistiche, la rovina della Russia, caduta in un deprecabile stato di miseria morale. La sua rabbia è diretta verso quei giovani rivoluzionari – i “demoni” del titolo – che intorno al 1870 cercavano di scalzare dal potere i liberali della vecchia generazione, incapaci di rispondere fattivamente alle provocazioni e all’ostilità politica dei cinici e presuntuosi nichilisti. A sconvolgere maggiormente Dostoevskij è l’assenza della fede e degli affetti nei riguardi degli esseri umani, che rende ai suoi occhi del tutto gratuita e immotivata ogni loro pretesa ideologica. Al di là dell’effettivo svolgimento dei fatti, ciò che interessa realmente all’autore è esprimere il suo disagio e le sue convinzioni politiche, attraverso un’articolata costruzione narrativa che sfocia nella definitiva sconfitta dei “demoni” e nella riaffermazione della fede evangelica.

«Una volta, ancora ai tempi delle prime voci di affrancamento dei servi della gleba, allorché la Russia intera, sollevata da un’ondata improvvisa d’esultanza, si disponeva a rinnovarsi tutta, Varvara Petrovna ebbe la visita d’un barone pietroburghese di passaggio, uomo quanto mai influente, che contava relazioni nelle più alte sfere.»

Fëdor M. Dostoevskij

Fëdor Michajlovic Dostoevskij nacque a Mosca nel 1821. Da ragazzo, alla notizia della morte del padre, subì il primo attacco di epilessia, malattia che lo tormentò per tutta la vita. Nel 1849 lo scrittore, a causa delle sue convinzioni socialiste, venne condannato a morte. La pena fu poi commutata in quattro anni di lavori forzati in Siberia e nell’esilio fino al 1859. Morì a San Pietroburgo nel 1881. È forse il più grande narratore russo e uno dei classici di tutti i tempi. Le sue opere e i suoi personaggi, intensi, drammatici, affascinanti, sono attuali e modernissimi. La Newton Compton ha pubblicato L’adolescente, Delitto e castigo, I demoni, I fratelli Karamazov, Il giocatore, L’idiota, Memorie dal sottosuolo, Le notti bianche - La mite - Il sogno di un uomo ridicolo anche in volumi singoli.