Il bambino può essere vittima sia di violazioni di diritti che gli spettano in quanto tale (ad esempio, il diritto all’istruzione e quello al gioco), sia di violazioni di diritti che appartengono a qualsiasi essere umano.
Sia in Italia che nel mondo siamo ancora lontani dal raggiungere un’adeguata affermazione dei diritti del bambino. Il libro di Scarpati c’illumina su quanto ci sia ancora da fare e sul come farlo, lanciando un monito fondamentale a tutti gli adulti affinché leggano, si documentino, si adoperino e si battano per difendere i diritti di tutti i bambini. Farlo vuol dire difendere i diritti d’ogni essere umano, quindi di noi tutti.
“Fino a qualche anno fa si pensava che il bambino fosse solo un essere in divenire, che quindi i suoi diritti fossero soprattutto legati alla sua vita futura: il mondo doveva proteggere il bambino per quello che rappresentava e per impedire che i diritti che poi avrebbe fruito potessero decadere di fatto. Niente di più errato: la vita di ogni persona è anche e soprattutto il suo presente, e anche il bambino ha diversi diritti legati al suo vivere quotidiano di bambino. È una persona fin dalla nascita (per alcune correnti di pensiero religiose, e anche per alcuni Stati, fin dal momento del concepimento) i cui diritti sono sempre inalienabili e insopprimibili, proprio per le sue peculiarità di persona che molto spesso è incapace di difendere attivamente le sue prerogative”. (Marco Scarpati)
“Il libro di Scarpati è un utile contributo nel difficile ma doveroso cammino di maggiore diffusione della cultura dei diritti del bambino” (Tullio Scovazzi)
Sia in Italia che nel mondo siamo ancora lontani dal raggiungere un’adeguata affermazione dei diritti del bambino. Il libro di Scarpati c’illumina su quanto ci sia ancora da fare e sul come farlo, lanciando un monito fondamentale a tutti gli adulti affinché leggano, si documentino, si adoperino e si battano per difendere i diritti di tutti i bambini. Farlo vuol dire difendere i diritti d’ogni essere umano, quindi di noi tutti.
“Fino a qualche anno fa si pensava che il bambino fosse solo un essere in divenire, che quindi i suoi diritti fossero soprattutto legati alla sua vita futura: il mondo doveva proteggere il bambino per quello che rappresentava e per impedire che i diritti che poi avrebbe fruito potessero decadere di fatto. Niente di più errato: la vita di ogni persona è anche e soprattutto il suo presente, e anche il bambino ha diversi diritti legati al suo vivere quotidiano di bambino. È una persona fin dalla nascita (per alcune correnti di pensiero religiose, e anche per alcuni Stati, fin dal momento del concepimento) i cui diritti sono sempre inalienabili e insopprimibili, proprio per le sue peculiarità di persona che molto spesso è incapace di difendere attivamente le sue prerogative”. (Marco Scarpati)
“Il libro di Scarpati è un utile contributo nel difficile ma doveroso cammino di maggiore diffusione della cultura dei diritti del bambino” (Tullio Scovazzi)