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Letteratura - romanzo (112 pagine) - Si faccia bene attenzione alla maiuscola, perché in questo romanzo non si parla solo di sogni e aspirazioni, ma di due amici che si chiamano entrambi Desiderio… come distinguere l’uno dall’altro? Ogni lettore si divertirà a trovare la sua chiave di volta.
Un romanzo per certi aspetti folle, soprattutto se si pensa al suo autore, il solitamente raccomandabile Salvatore Farina, cantore delle gioie domestiche e virtuoso dell’ happy end a tutti i costi. Perché folle? Per i problemi onomastici (due Desiderio al prezzo di uno… o di due?) e perché tra il…mehr

Produktbeschreibung
Letteratura - romanzo (112 pagine) - Si faccia bene attenzione alla maiuscola, perché in questo romanzo non si parla solo di sogni e aspirazioni, ma di due amici che si chiamano entrambi Desiderio… come distinguere l’uno dall’altro? Ogni lettore si divertirà a trovare la sua chiave di volta.

Un romanzo per certi aspetti folle, soprattutto se si pensa al suo autore, il solitamente raccomandabile Salvatore Farina, cantore delle gioie domestiche e virtuoso dell’happy end a tutti i costi. Perché folle? Per i problemi onomastici (due Desiderio al prezzo di uno… o di due?) e perché tra il prologo e l’epilogo non c’è nemmeno l’ombra di un capitolo. Al pubblico non resterà, quindi, che passare dall’antipasto al dessert (o al peralzarsi, come lo chiamavano i futuristi, un po’ autarchici e un po’ bontemponi), senza passare per le portate principali. L’appetito, comunque, sarà soddisfatto lo stesso viste le porzioni abbondanti sia degli stuzzichini sia del dolce e, per quanto riguarda il primo e il secondo, ognuno potrà inventarsi quello che preferisce, magari aggiungendo addirittura il sorbetto…

Salvatore Farina (Sorso, 1846 – Milano, 1918), scrittore, traduttore e giornalista di origini sarde, fu attivo a Milano, dove frequentò tanto gli scapigliati quanto i veristi. In vita godette di ampia fama sia in Italia sia all’estero (specie in Germania) grazie ai suoi romanzi dedicati alle dinamiche sociali e intime della famiglia borghese: il suo stile garbato e leggermente screziato di ironia si sposava alla perfezione con l’anelito edificante e pacatamente rassicurante dei suoi scritti. Elencare tutti i romanzi di Farina sarebbe malagevole, visto che sfiorano le sette decine, ci limitiamo quindi a citare quelli di maggiore successo: Due amori (1869); Romanzo d’un vedovo (1872); Capelli biondi (1875); Oro nascosto (1877); Amore bugiardo (1893). A questi va aggiunta l’apprezzata raccolta di novelle Mio figlio! (1882). Si cimentò anche nel teatro con esiti più tenui e fu indefesso viaggiatore dall’Africa alla Scandinavia.