I fiori di carne rappresenta il testamento poetico di un giovane italiano partito per la guerra civile siriana, guerra combattuta sia dal punto di vista materiale che da quello spirituale. Questi versi ripercorrono il percorso umano che ha condotto il giovane a scegliere di partire per una guerra non sua, sino alla maturità e disillusione seguite alla cruda e concreta esperienza dei combattimenti, segnati inevitabilmente da crudeltà e ipocrite contraddizioni. I testi sono suddivisi in quattro sezioni, le quattro differenti fasi della formazione interiore dell’autore, da una prima visione decadente e sofferta della vita all’esaltazione per la Primavera araba, dallo sbocciare di un amore mistico e sensuale ad uno sperimentalismo che fonde grafismo e metafisica.