La commovente storia vera di una famiglia separata dall’Olocausto e dello straziante viaggio per ritrovarsi
Ungheria, 1944. I fratellini Dov e Yitzhak vivono in un paesino arroccato nei Carpazi, isolato sia dal mondo che dagli orrori della guerra, un posto dove ebrei e cristiani convivono pacificamente. Ma un giorno tutto cambia. L’esercito ungherese irrompe nella sinagoga, ordinando ai presenti di riunire i familiari e ripresentarsi lì nel giro di un’ora per essere deportati. Chi cerca di sottrarsi al viaggio che lo porterà ad Auschwitz viene denunciato dai vicini che fino a quel momento aveva considerato amici.
Sei decenni dopo, al sicuro nei loro salotti confortevoli in Israele, Dov e Yitzhak rompono finalmente il silenzio e raccontano quelle terribili vicende a qualcuno che non le dimenticherà mai. Malka Adler ha trascritto le loro memorie crude ma essenziali, destinate a coloro che hanno trovato forza, conforto e, soprattutto, speranza, nei libri che raccontano gli orrori dell’Olocausto.
Una storia sepolta per oltre settant'anni finalmente vede la luce
«Serve un grande coraggio per scrivere come Malka Adler: senza ammorbidire, senza abbellire, senza lasciare spazio all’immaginazione.»
Yehudith Rotem, Haaretz, Israel News
«Questo è un libro che non ci è permesso non leggere.»
Leah Roditi, At Magazine
«Sono seduto qui, stordito, dopo aver finito questo libro. È stata una lettura commovente, sentita e che mi ha cambiato…»
«La passione che l’autrice mette nel raccontare la vicenda di questi fratelli è commovente. Ha dato voce a una storia che meritava di essere raccontata.»
Malka Adler
è nata in un piccolo villaggio vicino al Lago di Tiberiade, nel nord di Israele. È terapeuta familiare e di coppia e animatrice di diversi club di lettura. Ha iniziato a scrivere quando ha compiuto cinquant’anni e ha all’attivo sei libri, di cui quattro sull’Olocausto. I fratelli di Auschwitz è stato un grande successo di pubblico e di critica.
Ungheria, 1944. I fratellini Dov e Yitzhak vivono in un paesino arroccato nei Carpazi, isolato sia dal mondo che dagli orrori della guerra, un posto dove ebrei e cristiani convivono pacificamente. Ma un giorno tutto cambia. L’esercito ungherese irrompe nella sinagoga, ordinando ai presenti di riunire i familiari e ripresentarsi lì nel giro di un’ora per essere deportati. Chi cerca di sottrarsi al viaggio che lo porterà ad Auschwitz viene denunciato dai vicini che fino a quel momento aveva considerato amici.
Sei decenni dopo, al sicuro nei loro salotti confortevoli in Israele, Dov e Yitzhak rompono finalmente il silenzio e raccontano quelle terribili vicende a qualcuno che non le dimenticherà mai. Malka Adler ha trascritto le loro memorie crude ma essenziali, destinate a coloro che hanno trovato forza, conforto e, soprattutto, speranza, nei libri che raccontano gli orrori dell’Olocausto.
Una storia sepolta per oltre settant'anni finalmente vede la luce
«Serve un grande coraggio per scrivere come Malka Adler: senza ammorbidire, senza abbellire, senza lasciare spazio all’immaginazione.»
Yehudith Rotem, Haaretz, Israel News
«Questo è un libro che non ci è permesso non leggere.»
Leah Roditi, At Magazine
«Sono seduto qui, stordito, dopo aver finito questo libro. È stata una lettura commovente, sentita e che mi ha cambiato…»
«La passione che l’autrice mette nel raccontare la vicenda di questi fratelli è commovente. Ha dato voce a una storia che meritava di essere raccontata.»
Malka Adler
è nata in un piccolo villaggio vicino al Lago di Tiberiade, nel nord di Israele. È terapeuta familiare e di coppia e animatrice di diversi club di lettura. Ha iniziato a scrivere quando ha compiuto cinquant’anni e ha all’attivo sei libri, di cui quattro sull’Olocausto. I fratelli di Auschwitz è stato un grande successo di pubblico e di critica.