I giganti della montagna è l’ultima opera di Pirandello, rimasta incompiuta. Una compagnia di attori girovaghi, guidata dalla contessa Ilse, avendo deciso di recitare “La favola del figlio cambiato” (una opera altamente drammatica dello stesso Pirandello) e non trovando accoglienza nei comuni teatri, giunge ad una villa che sembra abbandonata. Gli strani e misteriosi abitanti della villa, il mago Cotrone e gli Scalognati, cercano dapprima di allontanarli con tuoni, fulmini, apparizioni di fantasmi e altro, infine, poiché i commedianti non si lasciano intimorire, li accolgono, e Cotrone cerca di convincere la contessa a recitare per gli ospiti della villa il suo dramma, una storia scritta per lei da un giovane poeta che, innamorato e da lei respinto, si è ucciso. C’è un epilogo, che non è nel dramma, ma che era nelle intenzioni dell’autore ed è stato inserito dal figlio Stefano Pirandello. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.