Gli uomini che impressero il loro marchio sulle conquiste, sulle battaglie e sulle guerre dagli albori di Roma alla caduta dell’impero romano d’Occidente
In ogni periodo dell’epopea di Roma antica, dagli albori al crollo finale, grandi generali hanno scritto pagine memorabili e avvincenti, pur con intenti e motivazioni diverse. Così, nella prima fase della repubblica troviamo personaggi disinteressati, consacrati alla maggior gloria della loro patria, come Furio Camillo, Fabio Massimo, Scipione l’Africano. Nell’epoca delle guerre civili, figure come Mario, Silla, Pompeo e Cesare, pur contribuendo in ampia misura all’espansione del mondo romano, agiscono principalmente sulla spinta dell’ambizione personale. Con l’impero, i grandi generali, spesso gli stessi imperatori, sono sì mossi dalla brama di potere, ma si considerano anche gli individui della provvidenza, i più adatti dapprima a espandere, come Germanico o Traiano, poi a difendere i confini di Roma, come Settimio Severo e Costantino. Dopo il primo imperatore cristiano inizia una nuova fase, con imperatori sempre più inetti e un esercito sempre più barbarizzato. I nuovi condottieri sono i magistri militum, romani di scuola barbarica, come Ezio e Oreste, mezzosangue, come Stilicone, o addirittura barbari, come Ricimero e Odoacre. Costoro instaurano delle vere e proprie dittature militari, dando luogo al più straordinario dei paradossi che contraddistinguono l’epoca della caduta dell’impero romano d’Occidente: un barbaro a capo e a difesa di un impero assediato da barbari.
Andrea Frediani
è nato a Roma nel 1963. Laureato in Storia medievale, ha collaborato con numerose riviste specializzate, tra cui «Storia e Dossier», «Medioevo» e «Focus Storia». Attualmente è consulente scientifico della rivista «Focus Wars». Con la Newton Compton ha pubblicato, tra gli altri, i saggi Gli assedi di Roma, vincitore nel 1998 del premio Orient Express quale miglior opera di Romanistica; Le grandi battaglie di Roma antica; I grandi generali di Roma antica; Le grandi battaglie di Giulio Cesare; Le grandi battaglie del Medioevo; I grandi condottieri che hanno cambiato la storia; Guerre, battaglie e rivolte nel mondo arabo e L’ultima battaglia dell’impero romano. Ha scritto i libri 101 segreti che hanno fatto grande l’impero romano e 101 battaglie che hanno fatto l’Italia unita, e i romanzi storici 300 guerrieri; Jerusalem (tradotti in varie lingue); Un eroe per l’impero romano; la trilogia Dictator (L’ombra di Cesare, Il nemico di Cesare e Il trionfo di Cesare – quest’ultimo vincitore del Premio Selezione Bancarella 2011) e Marathon.
In ogni periodo dell’epopea di Roma antica, dagli albori al crollo finale, grandi generali hanno scritto pagine memorabili e avvincenti, pur con intenti e motivazioni diverse. Così, nella prima fase della repubblica troviamo personaggi disinteressati, consacrati alla maggior gloria della loro patria, come Furio Camillo, Fabio Massimo, Scipione l’Africano. Nell’epoca delle guerre civili, figure come Mario, Silla, Pompeo e Cesare, pur contribuendo in ampia misura all’espansione del mondo romano, agiscono principalmente sulla spinta dell’ambizione personale. Con l’impero, i grandi generali, spesso gli stessi imperatori, sono sì mossi dalla brama di potere, ma si considerano anche gli individui della provvidenza, i più adatti dapprima a espandere, come Germanico o Traiano, poi a difendere i confini di Roma, come Settimio Severo e Costantino. Dopo il primo imperatore cristiano inizia una nuova fase, con imperatori sempre più inetti e un esercito sempre più barbarizzato. I nuovi condottieri sono i magistri militum, romani di scuola barbarica, come Ezio e Oreste, mezzosangue, come Stilicone, o addirittura barbari, come Ricimero e Odoacre. Costoro instaurano delle vere e proprie dittature militari, dando luogo al più straordinario dei paradossi che contraddistinguono l’epoca della caduta dell’impero romano d’Occidente: un barbaro a capo e a difesa di un impero assediato da barbari.
Andrea Frediani
è nato a Roma nel 1963. Laureato in Storia medievale, ha collaborato con numerose riviste specializzate, tra cui «Storia e Dossier», «Medioevo» e «Focus Storia». Attualmente è consulente scientifico della rivista «Focus Wars». Con la Newton Compton ha pubblicato, tra gli altri, i saggi Gli assedi di Roma, vincitore nel 1998 del premio Orient Express quale miglior opera di Romanistica; Le grandi battaglie di Roma antica; I grandi generali di Roma antica; Le grandi battaglie di Giulio Cesare; Le grandi battaglie del Medioevo; I grandi condottieri che hanno cambiato la storia; Guerre, battaglie e rivolte nel mondo arabo e L’ultima battaglia dell’impero romano. Ha scritto i libri 101 segreti che hanno fatto grande l’impero romano e 101 battaglie che hanno fatto l’Italia unita, e i romanzi storici 300 guerrieri; Jerusalem (tradotti in varie lingue); Un eroe per l’impero romano; la trilogia Dictator (L’ombra di Cesare, Il nemico di Cesare e Il trionfo di Cesare – quest’ultimo vincitore del Premio Selezione Bancarella 2011) e Marathon.