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I gruppi cooperativi e il tutoring per una speciale normalità (eBook, PDF) - Cagnazzi, Marta
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Il lavoro che segue è il frutto del mio tirocinio diretto svolto durante il percorso accademico previsto per la specializzazione sulle attività di sostegno didattico agli alunni in situazione di handicap. In questo periodo ho avuto modo di osservare in particolare una ragazza di 17 anni che, nel rispetto della privacy, chiamerò con il nome di fantasia: Suamy, affetta da un ritardo mentale di grado medio. Nella prima parte del mio lavoro ho approfondito la disabilità intellettiva in tutti i suoi aspetti facendo anche riferimento a come la figura dell’insegnante di sostegno abbia acquisito,…mehr

Produktbeschreibung
Il lavoro che segue è il frutto del mio tirocinio diretto svolto durante il percorso accademico previsto per la specializzazione sulle attività di sostegno didattico agli alunni in situazione di handicap. In questo periodo ho avuto modo di osservare in particolare una ragazza di 17 anni che, nel rispetto della privacy, chiamerò con il nome di fantasia: Suamy, affetta da un ritardo mentale di grado medio. Nella prima parte del mio lavoro ho approfondito la disabilità intellettiva in tutti i suoi aspetti facendo anche riferimento a come la figura dell’insegnante di sostegno abbia acquisito, anche in relazione a questa patologia, un ruolo sempre più rilevante nel contesto scolastico, tale che qualcuno l’ha definito come un “insegnante esperto”. Grande risalto è stato poi dato al Cooperative Learning come metodologia d’elezione per l’inclusione scolastica. La scelta di una metodologia didattica come il Cooperative Learning, applicata ad un allievo con ritardo mentale, può avere una grande efficacia, incidendo direttamente sulle sue abilità sociali che sono meno compromesse di quelle cognitive. Ma sappiamo che allo stesso tempo le abilità sociali, apprese attraverso il CL, possono incidere sullo sviluppo cognitivo. Nella seconda parte ho descritto la situazione del contesto sociale, territoriale, scolastico ed educativo-formativo della scuola dove ho svolto il tirocinio. Attraverso l'analisi del Piano Triennale dell'Offerta Formativa, delle osservazioni e delle relazioni instaurate in questo istituto, con il dirigente scolastico, con i docenti curricolari, con il docente di sostegno, con gli studenti e, in particolare con Suamy, ho cercato di delineare un quadro generale riguardante tutte quelle dinamiche che interagiscono nella gestione didattica, educativa ed organizzativa di questa istituzione scolastica. Ho delineato il profilo psico-fisico dell'alunna, sono stati elencati ed esaminati, i disturbi di apprendimento prendendo in esame tutta la documentazione inerente il caso suddetto. Alla fine è esposta un'ipotesi di un’unità di apprendimento attuata dopo la prima fase di osservazione diretta ad un potenziamento delle abilità dell’alunna. Tale UDA prevede: progettazione di macro e di micro, metodologia e compito autentico.